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Esaurito
Francesco Di Rosa considerato dal pubblico e dalla critica come uno dei migliori oboisti nel panorama internazionale, ricopre attualmente il ruolo di primo oboe solista nell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Nato a Montegranaro (FM) nel 1967 ha studiato con Luciano Franca e Maurice Bourgue. Dal 1994 al 2008 è stato Primo oboe solista dell’Orchestra del Teatro alla Scala e della Filarmonica sotto la direzione di Riccardo Muti e Daniel Barenboim. Ha vinto il secondo premio al concorso per oboe di Zurigo “Jugendmusik Wettbewerb 1988″ ed altri 6 concorsi nazionali di musica da camera. Ha suonato nelle sale da concerto più prestigiose del mondo, è stato diretto dai più celebri Direttori d’orchestra, Abbado, Giulini, Muti, Chailly, Gatti, Boulez, Barenboim, Sawallisch, Pretre, Pappano, Maazel, Metha, Gergiev, Chung. Come solista ha suonato sotto la direzione di Riccardo Muti, Myung Wun Chung, Ton Koopman e Antonio Pappano, come camerista ha suonato con numerosi ed importanti ensemble, attualmente suona con il Quintetto di fiati Italiano e i Cameristi di Santa Cecilia. Unico oboista italiano ad aver suonato come primo oboe con i Berliner Philharmoniker è stato invitato da prestigiose orchestre come i Bayerischer Rundfunk, la Mahler Chamber, la Camerata Salzburg, l’Orchestra Mozart di Claudio Abbado, l’Orchestre National de France e l’Orchestre de la Suisse Romande di Ginevra. Ha inciso gran parte del repertorio oboistico per Emi, Thymallus, Bongiovanni, Preiser Records, Musicom, Real Sound, Tactus, Dad Records, Aulia, Brilliant e la rivista Amadeus. E’ stato Vice Presidente della Filarmonica della Scala. È Direttore Artistico degli “Amici della Musica di Montegranaro”, socio fondatore del movimento Musicians for Human Rights e della Human Rights Orchestra. Insegna oboe ai corsi di perfezionamento dell’Accademia di Santa Cecilia. Suona un oboe Buffet modello “Virtuose”.
National Chamber Ensemble “KYIV SOLOISTS”
L’insigne violinista e didatta russo Bohodar Kotorovych (1941-2009) ha fondato l’Orchestra da Camera Ucraina (U.C.O: in origine “Kiev Soloists”) nel 1996. Durante i primi 20 anni della sua storia questo ensemble, formatosi con i migliori musicisti ucraini, è stato un importante ambasciatore della cultura musicale locale in tutto il mondo, proponendosi in molte tournée a livello internazionale. Dopo la scomparsa del fondatore, è sembrato quasi una logica naturale che il talento di Valeriy Sokolov, nativo dell’Ucraina e con un’apprezzata e riconosciuta attività concertistica continuasse la tradizione dell’ U.C.O.Di conseguenza, nel 2017 V.Sokolov è stato nominato direttore principale ed artistico dell’Orchestra da Camera Ucraina, invitando musicisti del calibro di Gerard Causse (viola), Jeremy Menuhin (piano), Alexandar Madžar (piano), Gary Hoffmann (violoncello), Nikita Borisoglebsky (violino), David Geringas (violoncello) per una serie di concerti nell’Auditorium della ational Philarmonic Society a Kiev.Accanto alla nuova programmazione della stagione di Kiev, la U.C.O. prosegue la sua attività nel corso del 2018-19 con concerti già confermati su prestigiose ribalte europee ed americane (dal Gasteig di Munchen ai Teatri delle principali città degli USA, ecc)
Tommaso Albinoni
Concerto per oboe in re min. OP. 9, NO. 2
Anton Stepanovič Arenskij
Variazione su tema Ciajkovsky, OP 35
Antonio Vivaldi
Concerto per oboe in la min. RV 46
Nino Rota
Concerto per archi
TEATRO KENNEDY – FASANO
DNA è la nuova Opera originale dei DEPRODUCERS, progetto nato dall’incontro tra Vittorio Cosma, Gianni Maroccolo e Riccardo Sinigallia (con la collaborazione di Max Casacci), quattro straordinari produttori discografici capaci di creare un connubio senza precedenti tra musica e scienza. “DNA” dal vivo è un emozionante spettacolo in cui i panni del front-man sono vestiti da un filosofo ed evoluzionista: «partiremo dalle origini della vita per arrivare a spiegare la logica perversa delle mutazioni genetiche, come il cancro e capire come sconfiggerlo» – racconta il prof. Telmo Pievani, narratore d’eccezione accanto alla voce di Riccardo Sinigallia nel raccontare i testi scritti insieme a Vittorio Cosma.
Grazie a brani musicali inediti, immagini suggestive e ad una scenografia costruita ad hoc, una conferenza scientifica diventa uno spettacolo live insolito, coinvolgente ed appassionante, rivolto ad un pubblico eterogeneo amante della Musica e delle origini della vita.
È Musica che si insinua tra i sensi di chi l’ascolta, accompagnando le parole e aiutando a comprenderle meglio, in una complessa – quanto naturale – sinergia che dimostra la capacità dei Deproducers di utilizzare gli strumenti dell’uomo per spiegare i meccanismi delle cellule. Chitarra, basso e tastiere si scambiano continuamente i ruoli per dare voce all’evoluzione della vita.
Si racconta la storia che accomuna ogni essere umano, dalla formazione delle prime cellule alla comparsa dell’Homo sapiens, fino alle nuove conquiste della genetica.
Il risultato è un percorso, rigoroso ma accessibile, alla scoperta di alcuni dei temi più affascinanti con cui l’uomo comune si confronta cercando risposte. Contemporaneamente si sottolinea il valore della ricerca scientifica come strumento fondamentale contro il cancro e metafora del processo di miglioramento di se stessi attraverso la conoscenza.
Il progetto è sostenuto dalla Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro che sostiene progetti scientifici innovativi, grazie a una raccolta fondi trasparente e costante, diffonde l’informazione scientifica, promuove la cultura della prevenzione. Conta su 4 milioni e mezzo di sostenitori, 20mila volontari e 17 comitati regionali che garantiscono a circa 5.000 ricercatori le risorse necessarie per portare i risultati dal laboratorio al paziente.
voce narrante TELMO PIEVANI
tastiere VITTORIO COSMA
voce e chitarra RICCARDO SINIGALLIA
basso GIANNI MAROCCOLO
chitarra ROBERTO ANGELINI
batteria SIMONE FILIPPI
CV: visualizza
TEATRO KENNEDY – FASANO
Laurianne Langevin e Cyrille Doublet sono intimi e delicati e, come dice Paolo Fresu con le parole nelle note di presentazione del loro lavoro discografico dedicato al grande nome di Edith Piaf : “belli nella migliore accezione del termine”
Musicali e intensi come lo sono il panorama e la vita musicale francese.
Un pianista dal tocco estremamente “jazzy” e delicato e una voce semplicemente emozionante che conosce la “seta musicale”.
Due francesi innamorati dell’Italia assolutamente da scoprire perché conoscono la bellezza dell’arte.
pianoforte CYRILLE DOUBLET: CV visualizza
voce LAURIANNE LANGEVIN: CV visualizza