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La prima serata sarà dedicata a Vincenzo Cardarelli, poeta che ha dato vita a una originale combinazione tra prosa e poesia, senza ricorrere a effetti espressionistici per dare corpo alla sua ispirazione. Il suo linguaggio è piano, lineare, quasi al di fuori dal tempo, e affonda le sue salde radici nella lingua dei classici, recuperando nei contenuti la sua lezione più profonda, quando parla delle stagioni, della natura e dell’amore.
La lettura di alcune poesie scelte di Cardelli sarà affidata all’interpretazione dell’attore Loris Leoci, mentre la raffinata e intensa pianista e compositrice Daniela Mastrandrea esprimerà con un accompagnamento musicale le sensazioni suscitate dalla lettura delle poesie.
TEATRO KENNEDY – FASANO
Paolo Fresu, tromba, flicorno, effetti – Dino Rubino, piano e flicorno – Marco Bardoscia, contrabbasso
C’è qualcosa di evocativo e quasi di spirituale in un trio che sfrutta la grande capacità
empatica dei suoi componenti per comporre arte e comunicare vita. È quello che succede
quando parliamo di Paolo Fresu, Dino Rubino e Marco Bardoscia.
Un trio inedito che si confronta con le reciproche esperienze dirette (Paolo e Marco
suonano insieme nel progetto cameristico “Altissima Luce”, e spesso in trio con Daniele Di
Bonaventura quando il duo di Paolo con il celebre bandoneonista diventa, appunto, un
trio) e con i diversi stili che caratterizzano i singoli musicisti; diversi ma perfettamente
assimilabili e complementari. Un dialogo a tre voci raffinato, di grande impatto emotivo e
intellettivo che si compone del suono caldo e corposo e della mente vivida e creativa di
Fresu, delle linee potenti e coinvolgenti del contrabbasso di Bardoscia e del pianismo
elegante e vibrante di Rubino.
Il trio è stato voluto in questa forma da Fresu per l’avventura teatrale del progetto “Tempo
di Chet – La versione di Chet Baker” prodotto dal Teatro Stabile di Bolzano diretto da
Walter Zambaldi e per la regia di Leo Muscato. Tutte le musiche, composte da Fresu, sono
prodotte dal trio e appaiono anche sul cd “Tempo di Chet”, pubblicato da Tǔk Music
etichetta discografica del trombettista sardo, fondamentalmente dedicata ai nuovi talenti
italiani, delle quali fila sia Bardoscia che Rubino fanno parte integrante da diversi anni.
tromba PAOLO FRESU : CV visualizza
pianoforte DINO RUBINO : CV visualizza
contrabbasso MARCO BARDOSCIA : CV visualizza
TEATRO KENNEDY – FASANO
DNA è la nuova Opera originale dei DEPRODUCERS, progetto nato dall’incontro tra Vittorio Cosma, Gianni Maroccolo e Riccardo Sinigallia (con la collaborazione di Max Casacci), quattro straordinari produttori discografici capaci di creare un connubio senza precedenti tra musica e scienza. “DNA” dal vivo è un emozionante spettacolo in cui i panni del front-man sono vestiti da un filosofo ed evoluzionista: «partiremo dalle origini della vita per arrivare a spiegare la logica perversa delle mutazioni genetiche, come il cancro e capire come sconfiggerlo» – racconta il prof. Telmo Pievani, narratore d’eccezione accanto alla voce di Riccardo Sinigallia nel raccontare i testi scritti insieme a Vittorio Cosma.
Grazie a brani musicali inediti, immagini suggestive e ad una scenografia costruita ad hoc, una conferenza scientifica diventa uno spettacolo live insolito, coinvolgente ed appassionante, rivolto ad un pubblico eterogeneo amante della Musica e delle origini della vita.
È Musica che si insinua tra i sensi di chi l’ascolta, accompagnando le parole e aiutando a comprenderle meglio, in una complessa – quanto naturale – sinergia che dimostra la capacità dei Deproducers di utilizzare gli strumenti dell’uomo per spiegare i meccanismi delle cellule. Chitarra, basso e tastiere si scambiano continuamente i ruoli per dare voce all’evoluzione della vita.
Si racconta la storia che accomuna ogni essere umano, dalla formazione delle prime cellule alla comparsa dell’Homo sapiens, fino alle nuove conquiste della genetica.
Il risultato è un percorso, rigoroso ma accessibile, alla scoperta di alcuni dei temi più affascinanti con cui l’uomo comune si confronta cercando risposte. Contemporaneamente si sottolinea il valore della ricerca scientifica come strumento fondamentale contro il cancro e metafora del processo di miglioramento di se stessi attraverso la conoscenza.
Il progetto è sostenuto dalla Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro che sostiene progetti scientifici innovativi, grazie a una raccolta fondi trasparente e costante, diffonde l’informazione scientifica, promuove la cultura della prevenzione. Conta su 4 milioni e mezzo di sostenitori, 20mila volontari e 17 comitati regionali che garantiscono a circa 5.000 ricercatori le risorse necessarie per portare i risultati dal laboratorio al paziente.
voce narrante TELMO PIEVANI
tastiere VITTORIO COSMA
voce e chitarra RICCARDO SINIGALLIA
basso GIANNI MAROCCOLO
chitarra ROBERTO ANGELINI
batteria SIMONE FILIPPI
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